
Serra Bassa
Spigolature
Un elemento divisorio bi-facciale progettato da Antonio Barone è costituito da una coppia di pannelli tessili mobili creati a mano da Susanna Costantini su telaio tradizionale. Il tessuto è supportato da una struttura leggera autoportante composta da elementi modulari scomponibili in alluminio. La "spigolatura" diventa una metafora del processo selettivo della memoria e di una ricerca che valorizza l'elemento marginale e dimenticato. In questo dialogo tra conservazione e abbandono, l'atto tessile si trasforma in discernimento esistenziale.
Per i pannelli, Susanna utilizza filati recuperati e frammenti di orditi provenienti da precedenti lavorazioni, elevando questa tecnica ancestrale a metodologia concettuale. I filati recuperati diventano inserti geometrici e forme astratte che emergono dalla tessitura come elementi di discontinuità o elaborazioni complesse.
Le "Spigolature" dunque si pongono come testimonianze di un processo trasformativo che ridefinisce continuamente il confine tra effimero e permanente, riflettendo il meccanismo della memoria quando registra l'esperienza: alcuni elementi si sedimentano come ricordi, altri svaniscono. Dal punto di vista funzionale, l'installazione su supporto mobile consente al tessuto di oscillare creando una separazione fluida che evoca il movimento stesso della memoria: un filtro che ora trattiene, ora lascia passare, in un perpetuo dialogo tra ricordo e oblio.


Susanna Costantini è una tessitrice autodidatta con un background in sociologia della comunicazione. Susanna Costantini esplora il potere narrativo del linguaggio analogico attraverso l'arte tessile. Le sue opere sono tessute su un telaio tradizionale e si manifestano come paesaggi astratti, mappe e spazi immaginati dove forme e colori guidano l'osservatore verso interpretazioni personali. Le sue opere sono presenti nel catalogo di diverse Gallerie Digitali di Design Contemporaneo e Piattaforme Curatoriali di Design Indipendente, realizza opere su commissione, si occupa di prototipazione e realizzazione di componenti tessute a mano per progetti di design.
Antonio Barone ha studiato Industrial and Exhibit Design al Politecnico di Milano e ha lavorato in studi di architettura e design industriale, tra cui James Irvine a Milano e OMA/Rem Koolhaas a Rotterdam, come designer di prodotti, mobili ed allestimenti. I suoi lavori includono la collezione di mobili 'Tools for Life' e padiglioni per Knoll, il design espositivo per 'Elements of Architecture' alla Biennale di Architettura di Venezia del 2014, e vari progetti di mobili, allestimenti, design per retail e ambienti di lavoro. Collabora con aziende per la progettazione e lo sviluppo di interni e mobili custom.